A causa delle storture presenti nel calcolo Isee, sul tavolo la proposta di modificare l’indicatore dei redditi delle famiglie.
In seguito alla situazione della pandemia da Coronavirus, l’Isee, l’indicatore patrimoniale delle famiglie, è diventato sempre più conosciuto. L’Isee serve a calcolare quali siano le entrate annue complessive delle famiglie. L’usufrutto di alcuni benefici è reso possibile in base alle somme dichiarate appunto dal cosiddetto Isee.
Cosa è l’Isee?
Isee è l’acronimo della dicitura “situazione economica equivalente”. Con l’arrivo dell’assegno unico, l’indicatore patrimoniale è diventato sempre più popolare. Il sostegno riconosciuto alle famiglie avviene tramite assegni mensili la cui cifra è calcolata in base alla situazione economica della famiglia dichiarata nell’Isee.
Secondo le dichiarazioni di Enrico Letta, segretario del Pd: “L’Isee, così com’è strutturato, non è più attuale. È uno strumento che va rivisto in alcuni aspetti, soprattutto se pensiamo all’assegno unico”. L’indicatore patrimoniale, secondo il segretario del Pd non risulta essere affidabile. Per questo motivo ritiene che debba essere rivisto, invitando la viceministra dell’Economia Laura Castelli a rivedere il documento.
Letta e Castelli sulla modifica
Per Enrico Letta, il documento va redatto “per bene affinché questa legislatura, che è stata così importante per la famiglia e i figli, non finisca con l’idea che è solo un’idea piccola. Invece no, è una cosa importante che ci mette alla pari degli altri Paesi europei”.
Ma anche la viceministra dell’Economia Laura Castelli è dello stesso parere. “Penso si debba fare. L’Isee, così com’è strutturato, non è più attuale. È uno strumento che va rivisto in alcuni aspetti, soprattutto se pensiamo all’assegno unico. Con il passare degli anni lo stiamo utilizzando sempre più per far accedere i cittadini a moltissimi servizi. Lavoriamoci per migliorarlo”. È stata questa la risposta della viceministra in merito alle considerazioni fatte da Letta.
I parametri utilizzati dal documento Isee per indicare la situazione patrimoniale, talvolta fa risultare alcune famiglie più benestanti di quanto non siano e viceversa. Proprio a causa di questa situazione la maggioranza del governo è intenzionata ad aprire un tavolo per rivedere le procedure di valutazione economica. Ciò includerà delle modifiche anche per quanto riguarda l’assegno unico.
La proposta è quella di considerare – oltre il reddito e il patrimonio di beni mobiliari e immobiliari, – anche la possibilità reale di utilizzo delle finanze.